Fuori dalla FA Cup. Le parole di Keith Curle e Neal Bishop

Come dopo ogni partita, anche ieri sera il MagpiePlayer ha raccolto le sensazioni a caldo dei protagonisti. La disfatta casalinga contro il Rotherham lascerà strascichi? Si spera di no perché Sabato torna la League One e la corsa ai play-off è sempre apertissima.


Il primo a parlare è il tecnico Keith Curle, sconcertanto dalla sconfitta in coppa, ma pronto a rimettersi al lavoro per spingere la squadra avanti nella corsa ai play-off.
“É giusto che quando ci sono degli apprezzamenti da fare li prendano i giocatori, mentre le critiche le devo prendere io con il mio staff. Dobbiamo tornare la squadra che eravamo fino a poco tempo fa. É importante che i giocatori ritrovino lo stesso entusiasmo che avevano quando sono arrivato qui. Quello che ho dato loro è la possibilità di giocare ed esprimersi, sempre col sorriso. Devono tornare a giocare sereni e a divertirsi. Torniamo alle origini, a giocatori che conoscono il loro ruolo e i movimenti con o senza il possesso del pallone. In campionato siamo ancora a 6 punti dalla vetta. Non dobbiamo dimenticarci cosa abbiamo fatto di buono ad inizio campionato e dobbiamo trovare dentro di noi la consapevolezza che possiamo tornare ad essere quella squadra che ha fatto molte ottime partite. La negatività, lo stress e la delusione dei tifosi non le passo ai giocatori. Sarebbe troppo facile ora colpevolizzare altri. Prendo la responsabilità io e la fiducia tornerà ai giocatori e al Club”. 


La squadra ha avuto un lungo colloquio nello spogliatoio. In seguito ha parlato Neal Bishop dicendo che non ci sono scuse per come è avvenuta la sconfitta e sottolineando l’importanza di dare una forte risposta già Sabato sul campo del Meadow Lane.


“Si sono dette alcune cose vere ed ovvie, perché per 45 minuti siamo stati presi a pallonate da una squadra di categoria più bassa sul nostro stesso campo. É inaccettabile subire così in qualsiasi partita e ci dispiace ancora di più che sia successo in una competizione prestigiosa come questa. Mi trovo in imbarazzo cercando di spiegare, perché non siamo così, non sono così. É difficile da accettare, ma non è qualcosa che vogliamo nascondere. Abbiamo avuto modo di parlare di come ci sentiamo ora e dobbiamo fare in modo che non succeda più. La cosa fortunata del calcio è che c’è sempre la prossima partita da giocare. C’è una partita Sabato e, se c’è un momento perfetto per iniziare a mettere a posto le cose, è proprio quello”.




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